venerdì 17 agosto 2012

Scommettiamo?




Pairing: Diego Perrone/Michele Salvemini

Genere: real person slash
WARNING:  PG13 per slash!

Tutto ciò si consideri frutto della fantasia e del talento dell'autore. Non c'è niente di reale né è a scopo di lucro. 








I raggi invadenti delle dodici e tredici penetravano tra le tapparelle. Da sotto le lenzuola, che servivano a rinfrescare l’atmosfera resa rigida dal condizionatore, si mosse la gamba di Diego. Poi fu il turno del braccio, appoggiato sulla schiena nuda di Michele. Bastò un leggero movimento, che il torace del torinese si andò a pressare sulla schiena dell’amico e collega.  A Diego scappò un sospiro di piacere nell’appoggiare il mento alla spalla del compagno di letto. Michele uscì da un sogno senza senso e schiuse gli occhi appena. Percependo il calore del corpo di Diego se ne beò e sorrise.
“Sei sveglio?”
“Sei tu che mi hai svegliato” fu la risposta, la voce più roca di un bel po’. Le prime parole di quel giorno. "Abbiamo dormito abbastanza” concluse il più giovane per poi pizzicargli la pancia. Michele, che non sopportava questo genere di lusinghe (in generale, da Diego tutto!) si lamentò e ne nacque una lotta giocosa. Rotolarono azzuffandosi per tutto il perimetro del letto matrimoniale, il lenzuolo strappato finì in terra. Giocarono finché Diego non si pose cavalcioni sopra Michele. Malgrado fosse un mingherlino in confronto all’altro, era riuscito nell’impresa di metterlo sotto. Teneva le mani di Michele fermamente bloccate sul cuscino.
“E ora che vuoi fare? Picchiarmi o baciarmi?” ruppe l’incantesimo Michele, intimidito ma caparbio. Lo sguardo allucinato di Diego era sempre da KO per lui!
Diego non rispose ma si gettò letteralmente sul torace ampio. Vi si appollaiò sopra come un neonato sulla mamma dopo che è nato.  Appoggiata la guancia sul petto, esalò il un sospiro godurioso: “Voglio stare così, abbracciami Michy”. Come se lui avesse bisogno del suo permesso, perché Michele prima di agire sembrava pensarci sempre una volta di troppo, almeno era quella l’opinione di Diego. Allora Michele lo abbracciò, accarezzandogli la schiena con ampi cerchi, virare verso il collo rasato. E giungere ai capelli arruffati che creavano un funghetto verso l’altro. Ora di nuovo sotto, percorrendo il fianco questa volta, con le dita delicate che si muovevano come su di un’arpa, per poi spostarsi al centro fino a sfiorare appena la leggera lanugine che precedeva le natiche.
“Si sta troppo bene tra le tue braccia sai?” ammise Diego e subito dopo alzò la testa come per studiare la reazione dell’amico, il quale non rispose niente limitandosi a tenere gli occhi socchiusi, come un gatto che fa le fusa. In estasi.
“Pensa se ti vedessero i tuoi fans, Miché” buttò là senza peli sulla lingua. Una frase detta solo apparentemente senza malizia. Si trattava di una provocazione bella e buona.
“Cosa cazzo vuoi che mi importi? Davvero pensi questo” Michele era arrabbiato sul serio.
Diego si accigliò un attimo, giocherellò con un ciuffo di peli come se quello fosse divenuto il suo unico interesse in quel momento.
“Allora?” lo pungolò Michele con intenzioni bellicose.
“Non fare l’ipocrita, non ti piacerebbe che sapessero di noi. Di come dividiamo tutto, letto compreso”
Fece per tirarsi su dalle sue braccia ma Michele lo trattenne a sé cingendogli la vita. Bastò poco per far cadere di nuovo Diego tra le sue braccia. Ma questa volta i visi erano vicinissimi, le fronti si toccarono.
“Lo farò, lo dirò a tutti!” annunciò Michele con voce squillante. Diego gli rise in faccia. Impunemente.
“No, non ci credo”
“Scommettiamo?”
Diego gli regalò un sorriso a bocca serrata da impunito, unico. “Guarda, se lo fai, e non penso che tu avrai mai il coraggio perché ti conosco, allora vorrà dire che avrai da me un regalo speciale…” maliziò mandando in visibilio ogni neurone e ogni molecola, e in particolare ogni ormone di Michele Salvemini alias Caparezza.
“Potrei avere un anticipo?” si protese per rubargli un bacio ma l’altro si scansò.
“I patti sono che il regalo lo avrai dopo che avrai detto a tutti di quanto siamo intimi, amico mio!”
“Ti sorprenderò” fu l’ultima frase di Michele prima di mettersi di fianco di fronte all’altro per guardarsi negli occhi. Fino a quando avrebbero potuto premettesti di poltrire.




2 commenti:

  1. Oddio... che carini!!!!!!!! Mia Dea, ora voglio anche una fic in cui Michele vince la ricompensa perché, si sa... l'annuncio è stato fatto ormai! :D

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  2. Adorabili queste loro coccole e adorabile Diego che mette alla prova il suo Miki. Li immagino proprio così intenti a stuzzicarsi a vicenda. Diego poi mi sembra così malandrino che nn stento a credere che lo abbia sfidato. Anche io come xel sono curiosa di vedere che premio riceverà in regalo il nostro Michè. Brava, aspetto il seguito

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